Quattro anni fa l'incidente che lo ha paralizzato dalla vita in giù, oggi il ritorno in piedi grazie a un robot di ultima generazione che riproduce la camminata e mantiene vivo il tessuto muscolare. Jordan Fantini, 24 anni, è uno dei primi pazienti a sperimentare il 'Lokomat', l'esoscheletro per la neuroriabilitazione robotizzata degli arti inferiori, in dotazione al reparto di Medicina Riabilitativa dell'ospedale Marconi di Cesenatico, grazie alla donazione della Fondazione Fruttadoro Orogel.
Il Lokomat è formato da un tapis roulant, da un sistema di scarico del peso del paziente e da un doppio esoscheletro controllato elettronicamente che consente di riprodurre uno schema motorio assimilabile alla normale deambulazione. In questo modo gli arti inferiori si muovono in sincronia col tapis roulant e contemporaneamente il paziente riceve un feedback visivo attraverso un monitor sul quale viene virtualmente riprodotta l'attività motoria svolta.
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