Nuovo appuntamento il 16 ottobre alle 20.30 all'Oratorio di San Filippo Neri, per il Festival dedicato alle musiche contemporanee Bologna Modern con il pianista ucraino Lubomyr Melnyk, autentico innovatore nel panorama modern classical internazionale, che Musica Insieme porta per la prima volta a Bologna.
In quasi quarant'anni di carriera, Melnyk ha sviluppato un linguaggio pianistico unico e personale, la 'continuous piano music': onde di note velocissime che danno vita a un flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio immaginativo, un incanto sonoro la cui natura ultima rimane misteriosa. Basandosi sul principio di una corrente di suono costante e continua, Melnyk crea pattern di note rapidi, complessi e virtuosi, che gli sono valsi anche il titolo di "uno dei pianisti più veloci al mondo". Autore di una trentina di album, Lubomyr Melnyk ha celebrato nel 2018 il settantesimo compleanno con un tour europeo, sulle note del suo ultimo disco, Fallen Trees, un lavoro ispirato dalla visione di enormi alberi abbattuti lungo i binari della ferrovia, caduti ma ancora vivi e capaci di ingenerare speranza. "La natura è un elemento base della continuous music - spiega l'artista - L'aria, l'acqua, la pietra e la vita sulla terra sono tutti elementi che si fondono nella musica, e nel pianista stesso quando suona. Sono parte di me e sono sempre stati molto importanti. Non sono nato per la città: la mia vita è legata alla natura, nel profondo dell'anima".
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