"Ricordo quando nel congresso" della Democrazia Cristiana, Benigno Zaccagnini, "fu riconfermato segretario, alla proclamazione non c'era. Era partito velocemente per Ravenna perché era morto un suo amico. Questo rifletteva il senso di umanità profondo che lo muoveva, perché la politica non può essere disumana". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto a Ravenna alla commemorazione di Benigno Zaccagnini, a 30 anni della sua scomparsa.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato accolto da un lungo applauso al suo arrivo al Pala De Andrè di Ravenna in occasione della celebrazione del trentennale della morte di Benigno Zaccagnini, tra i fondatori ed ex segretario della Democrazia Cristiana e figura di spicco, come parlamentare e ministro del Lavoro e dei Lavori Pubblici, nella storia politica italiana.
Ad attendere il Capo dello Stato, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. In platea, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini; l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi; l'ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini; il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli; l'ex ministro delle Infrastrutture e capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio; l'ex presidente del Pd, Rosy Bindi; l'ex segretario del Partito Popolare Italiano, Pierluigi Castagnetti e Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna e parlamentare di LeU.
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