L'asilo delle suore 'cappellone', ammirate anche nella sfilata ecclesiastica di 'Roma' non era una fantasia di Federico Fellini. E pure la suora 'nana' di 'Amarcord' non era un personaggio inventato. A 'scavare' nel passato del regista romagnolo, di cui ricorre quest'anno il centenario dalla nascita, è il settimanale riminese 'il Ponte' che propone una ricerca di Davide Bagnaresi, docente all'Università di Bologna che da tempo si occupa del Fellini bambino e ragazzo.
Dalle ricerche condotte dallo studioso è emerso come esistesse veramente un asilo gestito dalle suore 'cappellone', le Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, sito a due passi dalla casa della famiglia Fellini. E reale era anche la suora nana di 'Amarcord'."Suor Pia, mi pare si chiamasse, era una religiosa molto bassa ed esile - racconta il parroco don Fausto Lanfranchi - non aveva le fattezze da nana ma era decisamente di bassa statura. Operava come infermiera e indossava il tipico cappellone delle suore della San Vincenzo".
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