Sono arrivate a Bologna,
nonostante le difficoltà dell'allerta sanitaria mondiale, le
opere da nove musei internazionali per la mostra 'La riscoperta
di un capolavoro', che aprirà al pubblico il 12 marzo a Palazzo
Fava, dove sono in corso i lavori di allestimento del Polittico
Griffoni, uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano,
e della seconda sezione di mostra dedicata alle tecnologie
digitali. L'esposizione, voluta da Fabio Roversi-Monaco,
presidente di 'Genus Bononiae. Musei nella città' e sostenuta
dalla Fondazione Cassa di Risparmio, sarà visitabile fino al 28
giugno. La mostra riporta a Bologna, a 500 anni dalla sua
realizzazione e a 300 dalla sua dispersione, le 16 tavole
originali del capolavoro dei ferraresi Francesco del Cossa ed
Ercole de' Roberti, che proprio a Bologna, con la maestosa pala
d'altare realizzata per l'omonima cappella nella Basilica di San
Petronio, diedero avvio al loro sodalizio artistico.
Le opere provengono da National Gallery di Londra, Pinacoteca di
Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di
Washington, Collezione Cagnola di Gazzada (Varese), Musei
Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van
Beuningen di Rotterdam, Collezione Vittorio Cini di Venezia.
"La situazione di allerta sanitaria e i decreti ministeriali
- dice Roversi Monaco - ci impongono misure di sicurezza
straordinarie, che siamo pronti a rispettare. Faremo in modo che
i visitatori, con ingressi contingentati, rispettino le distanze
di sicurezza. Al tempo stesso penso che, proprio in un momento
di difficoltà come quello che viviamo, l'arte e la bellezza
possano lanciare un messaggio di speranza".
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