L'Associazione Ferrara Musica
ricorda martedì un anniversario fondamentale della propria
storia: il 31 marzo 1990 Claudio Abbado e i Berliner
Philharmoniker tennero al Teatro Comunale di Ferrara uno storico
concerto, che segnò il ritorno in Italia di quella che era ed è
tuttora considerata l'orchestra più importante del mondo. L'anno
precedente il direttore milanese e fondatore di Ferrara Musica
era stato eletto a succedere a Herbert von Karajan sul podio dei
Berliner, e questa nomina aveva acceso ancora di più l'interesse
del pubblico e della critica italiani nei suoi confronti.
L'evento scatenò un'incredibile caccia al biglietto, assegni
con importo in bianco inviati in biglietteria, code sotto i
portici di Corso Martiri della Libertà, l'organizzazione di
proiezioni in diretta nel maxi schermo allestito in piazza
Trento e Trieste e in alcuni cinema del centro. Quella sera
erano presenti, tra gli altri, Raoul Gardini, Giorgio Napolitano
e Francesco Cossiga, il concerto venne ripreso dalla Rai e
c'erano a "coprire" l'avvenimento i più importanti quotidiani
nazionali. Per l'occasione venne acquistata grazie al contributo
dell'Unione Industriali di Ferrara ed installata la camera
acustica che tuttora è in dotazione e in uso al Teatro Comunale.
Il concerto del 1990 divenne storico perché fu il primo di
diversi tenuti da Abbado e dai Berliner a Ferrara, nell'ambito
di un percorso musicale che si sviluppò negli anni successivi.
Quella sera vennero eseguiti sei brani dall'opera 6 di Anton
Webern, la Sinfonia 'Incompiuta' di Schubert e la Settima
Sinfonia di Beethoven.
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