"La salute dei lavoratori è la prima misura economica: non si deve convivere con, ma lottare contro il virus. E lottare anche contro l'egoismo: non dare da mangiare ad altre persone solo perché vengono da un altro paese è una cosa vergognoso solo ad averla pensato. In Italia ci sono 600mila lavoratori stranieri, in particolari badanti e braccianti, che sono ancora in una situazione servile". E' il messaggio del sindaco di Bologna Virginio Merola al primo maggio online, organizzato a Bologna da Cgil, Cisl e Uil, e trasmesso da E'-tv.
"La nostra - ha detto Merola - è una Repubblica fondata sul lavoro e mai come oggi dovremmo ricordarcene. Adesso bisogna unire quello che la crisi divide. Non possiamo ricominciare come prima, ma fare il necessario per combattere il lavoro precario, il lavoro nero. Ripartire non può significare rinunciare ai diritti delle persone. E in questo momento è inutile dividerci, ci vuole equilibrio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA