Oggi come ieri, Bologna riparte.
Ieri c'erano una città e una comunità da ricostruire dopo la
Seconda guerra mondiale, oggi ci sono una città e una comunità
da ricostruire dopo l'epidemia globale. Quella voglia e quella
capacità di ripartire nel Secondo dopoguerra sono raccontate in
un film, 'La febbre del fare', realizzato nel 2010 da Michele
Mellara e Alessandro Rossi, grazie alla Cineteca di Bologna e a
Mammut Film, con il sostegno dell'Archivio Storico del Comune.
Ora 'La febbre del fare' - il racconto del fare politica a
Bologna, dal 1945 al 1980 - torna online, dal 3 al 6 giugno (ore
19), protagonista della programmazione web del Cinema Lumière
nell'ambito del progetto #iorestoinsala, che riunisce decine di
esercenti e distributori italiani per la riapertura, per ora
online, delle sale cinematografiche. Basta andare sul sito
www.cinetecadibologna.it e scegliere il giorno in cui si vorrà
vedere il film: la visione sarà in vendita a 3,90 euro (ridotto
Amici Cineteca e Card Cultura 2,90).
Martedì 2 giugno, alle 10 e in replica alle 17, un programma
dedicato a Bologna anticipa la programmazione della 'Febbre del
fare': si inizia con i quasi mille anni della storia di Bologna,
grazie a 'Bologna 900' di Giorgio Diritti, accompagnato dalle
immagini della città ai primi del Novecento e dai documentari
di Renzo Renzi 'Guida per camminare all'ombra' (1954) e 'Dove
Dio cerca casa' (1955).
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