/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Si addestra per la jihad, a giudizio'

'Si addestra per la jihad, a giudizio'

Giovane fermato a febbraio, nel cellulare migliaia di file

BOLOGNA, 09 giugno 2020, 11:53

Redazione ANSA

ANSACheck

La Procura di Bologna ha chiesto il giudizio immediato per Mounir Bahroumi, 25 anni, tunisino, accusato di autoaddestramento con finalità di terrorismo anche internazionale. Nel suo smartphone erano stati trovati migliaia di file, con indicazioni su come costruire esplosivi o altre armi, video di attentati, esecuzioni di infedeli, predicatori che incitano alla Jihad, testi inneggianti al martirio. Per questo, al termine di un'indagine della Digos e della Polizia Postale, coordinata dal pm Antonella Scandellari, il giovane muratore residente a Busseto (Parma) e difeso dall'avvocato Roberto Filocamo, a febbraio era stato fermato e da allora è in carcere. Secondo gli investigatori avrebbe avuto contatti con ambienti dell'Isis attraverso social network, in ambienti riservati. Il materiale in suo possesso, per la Procura, è "un univoco portato di informazioni ritenuto utile al suo successivo coinvolgimento in atti di terrorismo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza