Riguardo la morte di Antonio Marotta, avvenuta domenica a Fidenza durante un controllo da parte della Polizia Strada, la Procura della Repubblica di Parma "dispone l'apertura di un fascicolo" per fare chiarezza sulla dinamica dei fatti ma allontana - in una nota - le ipotesi avanzate da parenti della vittima di analogie con quanto avvenuto negli Stati Uniti con la morte di George Floyd "Il Procuratore della Repubblica - si legge nel documento - intende chiarire che sulla vicenda in esame viene disposta l'apertura di un fascicolo procedimentale teso ad accertare compiutamente l'esatta dinamica dell'accaduto ma che, nel contempo, non vi sono evenienze da cui desumere la fondatezza di quanto aprioristicamente riferito ad alcuni organi di stampa, nella parte in cui si è sostenuto che gli agenti operanti 'si sono permessi di ammanettarlo per futili motivi, buttarlo a terra e soffocarlo'".
La nota della Procura firmata dal procuratore Alfonso D'Avino giunge dopo che "sulla stampa vengono riportate dichiarazioni di persone che, benché non presenti ai fatti, sostengono che la vicenda in questione sarebbe riconducibile ai fatti americani, con evidente riferimento alla morte di George Floyd di cui da tempo si stanno occupando le cronache di tutto il mondo".
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