Dalla prossima settimana all'aeroporto Marconi di Bologna si farà una sperimentazione per rendere disponibile ai passeggeri in arrivo da Croazia, Malta, Grecia e Spagna la possibilità di fare il tampone subito dopo atterrati. Il piano, anticipato nei giorni scorsi dalla Regione, è confermato da Paolo Pandolfi, direttore della Sanità pubblica dell'Ausl bolognese, intervistato dalle edizioni locali di Repubblica e Corriere della Sera.
"Lavoriamo per evitare la seconda ondata. In modo concreto", dice Pandolfi, che ieri ha avuto un incontro nell'aeroporto del capoluogo emiliano. "La prossima settimana partirà la sperimentazione. Verrà aperto un ambulatorio, un punto tamponi, stiamo definendo gli ultimi dettagli per trovare le risorse adeguate. Dobbiamo decidere se allestire il punto all'interno dell'aeroporto o all'esterno".
"Faremo il tampone naso-faringeo a chi arriva dai Paesi a rischio - spiega - e il referto per chi abita in Emilia-Romagna arriverà online, per gli altri vedremo. La struttura esterna avrebbe qualche vantaggio, ad esempio potrebbe essere più sicura e ridurre il rischio di assembramenti, ma con la pioggia potrebbe essere un problema. Intanto partiamo con una sperimentazione interna".
In attesa che sia pronto il presidio dell'Ausl all'aeroporto, i viaggiatori sono obbligati a contattare la Ausl di riferimento per prenotare il tampone entro 48 ore dall'arrivo in Italia.
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