Emilia-Romagna Teatro inaugura la
sua stagione a Bologna, all'Arena del Sole dal 6 all'11 ottobre,
con il debutto di 'Dialoghi di profughi' di Bertolt Brecht,
interpretato da Lino Guanciale con le musiche eseguite dal vivo
dalla violinista Renata Lackó. Si tratta della rappresentazione
in forma scenica del reading di 'Dialoghi di profughi' andato in
onda il 15 giugno su Rai Radio3 in occasione della riapertura
dei teatri dopo i mesi di lockdown, del quale è figlio.
"Uno spettacolo - è stato sottolineato dall'attore-regista e
dal direttore di Ert, Claudio Longhi - che ha un significato
speciale e rappresenta una sorta di transizione tra un mondo e
un altro ancora da venire". 'Dialoghi profughi' è un testo che
Brecht completò nel 1940, in esilio e in uno dei periodi più bui
del secolo scorso. In esso il drammaturgo di Augusta racconta di
due profughi tedeschi ideologicamente assai distanti essendo il
primo un proletario e il secondo un alto borghese: la nuova
condizione del nazismo, che gli ha tolto tutto, li porta ad un
incontro fortuito in una stazione ferroviaria, quella di
Helsinki, che da estranei li fa diventare estremamente vicini.
"Una storia - spiega Guanciale - che seppure paradossale,
poiché i due mai si sarebbero incontrati in un mondo normale, ha
un grande contenuto di speranza. Un testo dunque dove la
condizione di sradicamento è forte proprio come quella che tutti
noi stiamo vivendo in questi mesi". Nello spettacolo i due
personaggi sono interpretati entrambi da Lino Guanciale con il
violino di Renata Lackó a fare da scenografia simbolica e da
filo conduttore con le musiche brechtiane di Kurt Weill e quelle
klezmer della Mitteleuropa, miscelate a quelle classiche di
Schubert e di Korngold e a quelle del folklore scandinavo. Info:
emiliaromagnateatro.com.
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