"Oggi a Bologna viene beatificato don Olindo Marella, presbitero oriundo della diocesi di Chioggia, pastore secondo il cuore di Cristo, padre dei poveri, difensore dei deboli", ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus. "Possa la sua straordinaria testimonianza essere modello per tanti sacerdoti - ha aggiunto - chiamati ad essere umili e coraggiosi servitori del popolo di Dio". "Adesso un applauso al nuovo beato", ha concluso rivolto ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
Padre Olinto Marella è Beato e sarà celebrato il 6 settembre, giorno in cui ricorre la data della sua morte. L'immagine del sacerdote, il "padre dei poveri", campeggia sulla facciata della Basilica di San Petronio a Bologna. A proclamare padre Marella nell'elenco dei Beati è stato il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, su mandato di Papa Francesco dopo la dimissione del cardinal Becciu.
La celebrazione a Bologna
Zuppi ha concelebrato la messa solenne, nel giorno della festa del patrono bolognese San Petronio e di San Francesco, dal sagrato della Basilica insieme, fra gli altri, al vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo. Don Olinto era nato a Pellestrina (Venezia). Il cardinale Zuppi ha ricordato l'impegno di padre Marella, ora Beato, a favore dei più poveri, degli ultimi, dei ragazzi. Il Papa, ha detto Zuppi in un passaggio dell'omelia, durante la sua visita a Bologna ha consegnato alla città "tre parole: pane, parole e poveri", concetti che don Olinto aveva raccolto in un unico gesto "offrendo in chiesa la colazione a tutti i poveri dopo la Messa". "A noi che ci confrontiamo con la pandemia - ha aggiunto Zuppi - Padre Marella insegna a non abituarci mai al male, a cercare risposte concrete per tutti. Siamo sulla stessa barca, tutti. Non accettiamo che nessuno sia lasciato fuori perché questo vuol dire abbandonarlo alle onde di tempeste terribili. Solo insieme possiamo uscirne".
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