"La mia vita è salva grazie alla professionalità, all'abnegazione e al coraggio di tutti quei medici e infermieri che mi hanno seguito nel lungo percorso di cura". Andrea De Lisio, ricoverato per oltre quattro mesi in terapia intensiva all'Ospedale di Parma per una polmonite bilaterale interstiziale da Covid-19, si è finalmente lasciato il virus alle spalle. È tornato in ospedale oggi, insieme alla moglie Barbara, per ringraziare il personale medico e sanitario che lo ha assistito durante il suo lungo periodo trascorso in ospedale.
"Sono stato ricoverato - racconta Andrea - in un momento in cui del virus nessuno ne sapeva molto e se oggi sono qua lo devo alla competenza e alla tenacia di chi lavora in questo ospedale. Parlando con mio fratello Gianluca, che lavora da tempo all'estero, ci siamo detti spesso che solo quando si è lontani dall'Italia si può apprezzare la nostra sanità che a costi pressoché irrisori offre un'assistenza che assolutamente non hai in altri Paesi".
"Praticamente giudicato senza speranza - ha scritto il fratello Gianluca in una lettera - è stato seguito dal reparto Covid della Terapia intensiva per quasi tre mesi, con inaspettato successo. Esistono strutture dove l'impossibile non esiste e io voglio farlo sapere".
Entrato al Maggiore dal percorso dedicato allestito in Pronto soccorso il 19 marzo, dopo un primo trasferimento agli Infettivi, il signor De Lisio ha avuto un lungo ricovero in Terapia intensiva dal 25 marzo al 12 giugno, per poi essere trasferito, fino al 13 luglio scorso, in terapia sub-intensiva respiratoria per il pieno recupero delle funzionalità polmonari e per avviare il percorso riabilitativo, terminato al Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, Parma.
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