Ravenna Festival ritorna dal 4 al
10 novembre con la Trilogia d'Autunno, il progetto di Cristina
Mazzavillani Muti che si reinventa nell'anno della Pandemia, nel
rispetto delle norme volte a garantire la sicurezza di artisti,
pubblico e personale. La formula di 'trittico' si sviluppa nei
linguaggi della danza, della musica e della parola, per una
dedica a Dante nell'anno di celebrazioni per il VII centenario
della morte. Gli spettacoli sono due, più un prologo.
Il 4, 5 e 6 novembre al Pala De André Svetlana Zakharova e il
compagno violinista Vadim Repin, insieme per Pas de deux for
Toes and Fingers - lei affiancata dai colleghi del Bol'šoj; lui
dall'Orchestra Cherubini. Al Teatro Alighieri debutta Faust
rapsodia: il 7, 9 e 10 novembre la regia di Luca Micheletti e la
direzione di Antonio Greco di Orchestra e Coro Cherubini
accompagnano lo spettatore in un dantesco viaggio su versi di
Goethe e musiche di Schumann. Nei panni di Faust Edoardo Siravo
e il baritono Vito Priante; Margherita è il soprano Elisa Balbo;
il basso Riccardo Zanellato e l'attore Roberto Latini sono
Mefistofele.
Nelle stesse sere alle 19.30 nella Basilica di San Francesco
Quanto in femmina foco d'amor, accessibile con il biglietto di
Faust rapsodia, è un'azione scenica sulle figure femminili della
Commedia, da un'idea di Cristina Muti, su testo di Francesca
Masi e con la mise en espace di Luca Micheletti.
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