Sono passati 36 anni dalla strage del Rapido 904: domenica 23 dicembre 1984, alle 19:08, un ordigno nella nona carrozza del convoglio esplose con una carica radiocomandata mentre percorreva i 18 km della galleria Direttissima tra Vernio e San Benedetto Val di Sambro, sull'Appennino toscoemiliano, luoghi non distanti da quelli della strage Italicus del '74 (12 morti e 48 feriti).
La bomba sul 904 provocò 16 morti e 267 feriti: il treno era partito da Napoli per Milano, carico di persone in viaggio per le feste di fine anno.
L'anniversario è stato ricordato nel Bolognese
tenendo conto delle disposizioni per l'emergenza Covid.
Il boss Toto' Riina, morto nel 2017, era l'unico imputato a
Firenze al processo d'appello. Per la strage ci sono state
condanne passate in giudicato, fra cui quella all'ergastolo di
Pippo Calò, fedelissimo di Riina. In tempi più recenti una
rilettura di atti e indagini aveva portato la procura di Firenze
a individuare Riina come presunto mandante della strage.
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