Ventuno anni di reclusione con le attenuanti generiche ritenute equivalenti alla contestate aggravanti. E' la condanna inflitta dopo quattro ore di camera di consiglio dalla Corte d'Assise di Ravenna alla 53enne Maila Conti, nata a Milano e residente a Travo (Piacenza), imputata per l'omicidio aggravato del compagno, il 61enne piacentino Leonardo Politi, ucciso con una coltellata sferrata la notte tra il 12 e il 13 agosto 2019 nel chiosco della piadina di Lido Adriano, sul litorale ravennate, che i due da inizio estate gestivano assieme.
Alle tre figlie della vittima sono state riconosciute provvisionali per un totale di oltre 700 mila euro. Il Pm Antonio Vincenzo Bartolozzi, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, aveva chiesto 22 anni. Mentre la difesa - avvocati Carlo Benini e Wally Salvagnini dei Fori di Ravenna e di Piacenza - aveva chiesto che il caso fosse inquadrato al massimo come eccesso colposo di legittima difesa. L'imputata, da qualche tempo ai domiciliari dopo un periodo trascorso in carcere a Forlì, prima della camera di consiglio aveva ribadito in lacrime quanto sempre sin qui sostenuto: ovvero di essere dispiaciuta e di avere reagito all'ennesima aggressione dell'uomo il quale a suo dire, specialmente quando beveva, negli ultimi tempi era diventato particolarmente violento. All'uscita dall'aula, la 53enne si è limitata a ripetere che "è veramente assurdo".
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