La Corte di assise di appello di Bologna ha confermato la condanna all'ergastolo, in abbreviato, a Raffaele Esposito, ex cuoco accusato di aver ucciso a Modena una prostituta, la 31enne Nicoleta Vasilica, dando poi fuoco al cadavere, violentato una 28enne a Zocca, sull'Appennino Modenese, e tentato di sequestrare una giovane in mezzo alla strada a Savignano sul Panaro, sempre in provincia di Modena, tra il 24 agosto e il 2 settembre 2018. Gravi episodi nei confronti di donne in un lasso di tempo limitato che all'epoca portarono ad ipotizzare, come ricordato dal sostituto procuratore generale Lucia Musti nella requisitoria davanti alla Corte, "l'esistenza inquietante nel territorio di Modena di un serial killer".
La Procura generale ha chiesto e ottenuto la conferma della sentenza di primo grado, smontando i motivi di appello della difesa, tra cui quello sul riconoscimento dell'aggravante di aver agito per motivi abietti e futili, decisivi nella concessione della pena dell'ergastolo, pur con il rito abbreviato. Musti ha sottolineato come si tratti di un omicidio sorretto da diverse prove a carico dell'imputato, definito "un bugiardo cronico che tende a manipolare e stravolgere la realtà, capace di negare a oltranza, anche oltre l'evidenza, con teatrali proteste di innocenza ovvero di rettificare di volta in volta le proprie".
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