Affetta da una cardiopatia congenita, ha affrontato il primo intervento chirurgico a 13 mesi e a novembre Eleonora Miseri, mamma di 43 anni è stata sottoposta a un trapianto di cuore. L'intervento è stato eseguito nel reparto di cardiochirurga del Policlinico San'Orsola di Bologna, centro specializzato nella cura di pazienti cardiopatici congeniti adulti, definiti 'Grown up congenital heart' (Guch).
Mentre prosegue il percorso di convalescenza, Eleonora ha raccontato oggi la sua storia in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sulle cardiopatie congenite di domenica 14 febbraio. "Grazie a questo intervento e alla generosità della donazione - afferma - ho la possibilità di vedere mia figlia crescere, di continuare la mia vita. Quando mi chiedono dell'intervento, rispondo che sono seguita in un reparto pediatrico e tutti rimangono stupiti perché sono grande come età. Grazie a tutti i medici ho avuto la speranza di invecchiare".
Grazie a percorsi terapeutici dedicati e ai progressi della ricerca e della cardiologia, oggi l'80-85% dei bambini nati con una cardiopatica riesce a sopravvivere fino all'età adulta. Al Sant'Orsola sono 600 i pazienti 'Guch' seguiti ogni anno. Dei 79 trapianti di cuore, eseguiti dal 1993 dalla Cardiochirurgia pediatrica, 23 sono stati eseguiti su pazienti adulti. Ventitré donne hanno potuto portare avanti una gravidanza grazie all'assistenza integrata con Ginecologia e Ostetricia. "Questi pazienti - afferma Gaetano Gargiulo, direttore della Cardiochirurgia pediatrica e dell'Età evolutiva del Sant'Orsola - vengono seguiti per anni in tutto il loro percorso ma, a volte, rischiano di perdersi nelle maglie dei sistemi sanitari. È importante invece che vengano sempre seguiti in modo continuo".
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