Nelle prossime settimane prenderà il
via a Imola una trasformazione architettonica che potenzierà
l'offerta dei Musei Civici con la nascita del nuovo Museo
Archeologico nel complesso conventuale di San Domenico. "La
cultura come motore della ripartenza", sottolinea il sindaco
Marco Panieri. Si tratta del progetto integrato dei Comuni di
Imola e Castel San Pietro 'Dal Sillaro al Senio: un bacino
culturale da valorizzare per implementare l'offerta turistica
del circondario imolese'; l'importo è di 1.540.000 euro, di cui
600mila finanziati dalla Regione con il contributo europeo e
940mila dal Comune di Imola, oltre a 130mila euro che la
Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha messo a disposizione
dei Musei Civici per importanti lavori di manutenzione
conservativa sul patrimonio del nuovo Museo archeologico. Il
progetto dovrà concludersi entro il 30 settembre 2022.
L'ex convento dei santi Nicolò e Domenico, ora sede del
museo, è uno degli edifici più significativi del centro storico
di Imola: la costruzione del complesso, sede dell'ordine
domenicano, risale al Duecento e ha risentito nei secoli di
diverse ristrutturazioni. Le Collezioni d'Arte della città
espongono oltre 600 pezzi tra dipinti, sculture, arredi sacri,
ceramiche, disegni, monete, medaglie e installazioni in un
racconto che dal Trecento arriva ai nostri giorni. Il Museo
Giuseppe Scarabelli, nato nel 1857 come Gabinetto di Storia
naturale, è uno dei pochi musei ottocenteschi conservatisi in
modo integrale.
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