Nel tardo pomeriggio di ieri agenti della polizia locale e i militari del gruppo carabinieri forestali del Soarda (sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali) hanno notificato un decreto di sequestro preventivo dell'ambulatorio di un 47enne veterinario ravennate, emesso dal Gip Andrea Galanti su richiesta del pm Marilù Gattelli nell'ambito di un'indagine partita in seguito alla soppressione di un cane ritenuta ingiustificata.
Le verifiche hanno portato alla contestazione di ben 27 capi d'incolpazione provvisoria tra cui, oltre al maltrattamento e all'uccisione di animali, 11 tra cani, gatti e un coniglio, la detenzione illegale di farmaci, lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, la falsificazione di libretti sanitari, la frode in commercio e vari reati tributari.
Tra i passaggi salienti del provvedimento di 110 pagine, sul fronte eutanasie il Gip ha rilevato una "totale assenza di necessità non solo terapeutica, ma anche etica, di infliggere inutile sofferenza a esemplari animali ogni qual volta un tale supplizio può essere evitato". I clienti del veterinario - secondo il decreto - "hanno optato per l'eutanasia, ritenendo così di risparmiare del dolore alla propria bestiola, eppure..." è stato "procurato al proprio amico di famiglia l'ultimo dolore, il più inutile, lungo e lancinante".
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