A tre mesi dalla chiusura a
Palazzo Fava, la mostra 'La Riscoperta di un Capolavoro' - che
ha riunito a Bologna dopo 300 anni le 16 tavole del Polittico
Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti - prosegue
idealmente nelle sale del Museo della Storia di Bologna, a
Palazzo Pepoli, che da oggi accoglie in modo permanente la
replica realizzata da Factum Foundation di Adam Lowe (che da
vent'anni applica alle opere d'arte le più sofisticate
tecnologie di scansione 3D per arrivare a una vera e propria
rimaterializzazione delle opere d'arte con "copie" del tutto
indistinguibili dagli originali) e acquisita nelle collezioni
del Museo, grazie ad un accordo firmato con la Basilica di San
Petronio. Nei prossimi cinque anni il Polittico sarà collocato
in ottobre, in concomitanza con le celebrazioni per il santo
patrono, all'interno della Basilica, sede originaria della pala
rinascimentale.
Collocato a Palazzo Pepoli nella Sala del Sacro, che già
ospita le testimonianze dell'antico culto cittadino alla Beata
Vergine di San Luca, il facsimile del Polittico consente ora a
tutti di vedere riunite le 16 tavole note, nella disposizione
che con ogni probabilità corrisponde a quella d'origine. "Come
ogni progetto serio e fecondo, l'esposizione ha stimolato nuove
ricerche, incitato a nuove scoperte, aperto nuovi interrogativi.
Ha quindi avuto il merito di fare il punto sugli studi storici e
storico artistici relativi all'opera in sé, in quanto manufatto,
e alla temperie culturale in cui l'opera è nata", commenta Fabio
Roversi-Monaco, che ha voluto e realizzato la mostra.
"L'ingresso della copia nelle sale del Museo della Storia di
Bologna è il naturale epilogo di un lavoro portato avanti per
oltre due anni e che accredita Genus Bononiae nel novero delle
realtà culturali riconosciute e apprezzate a livello europeo e
mondiale".
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