'Nel mondo di Fellini. Franco
Pinna fotografo di set' è il tema della mostra allestita dal 16
settembre al 7 novembre al Padiglione d'arte contemporanea di
Ferrara: in esposizione oltre 140 fra fotografie, manifesti,
riviste, fotolibri, disegni e altri materiali d'epoca
provenienti dall'Archivio Franco Pinna di Roma, cui spetta,
oltre che la direzione scientifica, anche il progetto espositivo
pensato specificatamente per il Pac.
Dei set felliniani, Franco Pinna (1925-1978), fotografo fra i
massimi italiani del secondo Novecento, è stato un testimone per
immagini probabilmente senza pari. Cominciò a frequentare il
regista durante la preparazione della Strada, seguendolo
successivamente nelle riprese di Giulietta degli spiriti, Toby
Dammit, A Director's Notebook/Block-notes di un regista, Fellini
Satyricon, I clowns, Roma, Amarcord, Il Casanova di Federico
Fellini, quasi sempre nel ruolo di freelance. "Con Pinna -
dichiarò Fellini nel 1988 - ero sicuro che avrei avuto la
documentazione più corretta e fedele di quanto stavo facendo,
testimone fedele e personale insieme di quello che è l'ambiente
di un set, la realtà del cinema nel suo farsi". È per questo
che, fra il 1964 e il 1977, sono state principalmente le sue
fotografie ad anticipare e accompagnare l'uscita dei film di
Fellini in riviste nazionali ed estere, in fotolibri di un certo
successo (I clowns, 1970; Fellini's Filme, 1976) e anche in
trasmissioni televisive (Zoom su Fellini di Sergio Zavoli,
1965).
Il percorso principale della mostra segue un ordinamento per
film, affiancando una sezione specifica sul regista e una breve
antologica sulla produzione di Pinna al di fuori dell'ambito
felliniano. Fra i materiali esposti, alcuni dei quali notissimi
(per esempio la serie con Fellini truccato da clown, 1970),
altri poco conosciuti o inediti, anche alcune curiosità come le
due regie fotografiche di Fellini, la prima per un numero
speciale della rivista Vogue ('Vogue Fellini' , 1972), la
seconda una Erotic Fantasy, richiesta contemporaneamente anche
ad altri affermati registi, che venne pubblicata nel 1978
sull'edizione internazionale di Playboy. Immancabili, poi, i
disegni del regista.
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