Lo Stato Maggiore della Difesa ha sottoscritto una polizza integrativa annuale "con oneri a totale carico di ciascuna forza armata e gratuita per tutto il personale militare con decorrenza dal primo ottobre 2021".
L'assicurazione prevede il pagamento e il rimborso delle spese sanitarie sostenute in caso di infortunio/malattia, visite specialistiche, esami diagnostici e alcuni interventi chirurgici.
Ne dà notizia il Nuovo sindacato carabinieri, che sottolinea questo risultato dopo che a fine agosto aveva segnalato il caso, in Emilia-Romagna, di un militare di 52 anni della provincia di Piacenza, che è rimasto 57 giorni in terapia intensiva per Covid, ricoverato a e dimesso dopo tre mesi e con un'invalidità civile al 100% per i postumi della malattia, presa al lavoro. Il sindacato propose al Governo, tramite il deputato Alberto Pagani, sollecitato dal segretario generale per l'Emilia-Romagna, Giovanni Morgese, di ingiungere al Comando generale la stipula di un'assicurazione obbligatoria per i carabinieri, "per garantire il costo per le prime cure e un indennizzo per quelle patologie non ascrivibili a categorie di invalidità, come avviene già garantito ad altri lavoratori italiani, eccetto noi", proprio perché l'Arma, come datore di lavoro e controparte sui rimborsi alle vittime del servizio poteva vivere il tutto come un conflitto di interessi.
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