Una mostra collettiva in sei atti -
'Ultraromanticismo. Il post umano, tra inquietudini e abbandono'
- condurrà il pubblico dal 17 ottobre al 16 gennaio alla
scoperta delle sedi museali e dei tesori storici e
architettonici del modenese, grazie alle opere realizzate da
circa 50 artisti contemporanei tra pittura, scultura,
fotografia, video, installazione, ceramica. Promosso dai Comuni
di Castelnuovo Rangone, Pavullo nel Frignano, Castelfranco
Emilia, Savignano sul Panaro, Spilamberto e Vignola, in
collaborazione con l'Associazione culturale Ricognizioni
sull'arte, il progetto vuole essere un esempio di rete
territoriale nel panorama italiano, fondato sulla condivisione e
volto alla valorizzazione della ricerca artistica contemporanea
e dei luoghi della cultura e del sacro.
L'esposizione si articolerà in quattro macro-temi: "Il
corpo", tra frammentazione, anatomia, aberrazione e diversità;
"Il paesaggio/La natura", tra senso del sublime, rovinismo,
catalogazione e caducità della vita; "L'uomo/Eroe romantico",
con particolare attenzione al passato, al recupero di culture e
civiltà perdute tra utopia e ideali; "L'inconscio", tra
scrittura automatica, sogno, mistero e nuove ritualità. In
diverse sedi espositive saranno presentate opere di maestri
affermati accanto a opere realizzate da giovani artisti
selezionati dai curatori. Insieme alle ricerche degli autori
contemporanei, saranno esposte anche opere del Settecento e
dell'Ottocento di Felice Giani, Luigi Manzini, Giuseppe Obici e
Giovan Battista Piranesi, provenienti dalla Galleria Ossimoro e
da collezioni private. Sarà inoltre presente in mostra il Canapè
del Duca, dormeuse appartenuta ai Duchi d'Este.
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