"Aiutateci a trovare i parenti delle vittime del Covid per potergli restituire gli oggetti personali dei loro cari". È il toccante appello della Ausl di Piacenza rilanciato questa mattina dal quotidiano Libertà. Si tratta di decine di fedi nuziali, ma anche portafogli, catenine, crocifissi, medagliette e oggetti di vario tipo, anche di valore, che nei mesi più drammatici della pandemia sono rimasti negli ospedali dopo la morte dei proprietari, per lo più vittime con Covid-19. Oggetti e accessori che i parenti non hanno mai ritirato.
Per avviare le 'indagini' necessarie alla restituzione la Ausl ha creato addirittura un team ad hoc, coordinato da Gabriella Di Girolamo (dirigente delle professioni sanitarie area territoriale). "Consegnare questi beni ai parenti si è rivelato un momento molto toccante ma anche un'operazione faticosa e dolorosissima - spiega Di Girolamo al quotidiano piacentino - D'altro canto quella di non eliminare i sacchi con gli indumenti personali e tantomeno gli effetti personali è stata una scelta anzitutto etica. Ci sono persone alle quali ha dato conforto avere indietro anche solo la camicia da notte della madre per serbarne un ricordo".
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