Dopo la doppia cancellazione dello
scorso anno dovuta al Covid, torna al Cinema Lumière di Bologna
la ventisettesima edizione di Visioni Italiane. Il festival è
promosso dalla Cineteca di Bologna: dedicato agli esordienti e
al cinema italiano indipendente, punta a 'scovare' gli autori
italiani del futuro con concorsi dedicati ai corto e
mediometraggi di fiction e ai documentari, e a raccogliere,
attraverso dibattiti pubblici e tavole rotonde, gli autori più
sensibili e attenti del panorama contemporaneo.
La rassegna andrà in scena da lunedì 25 a domenica 31 ottobre
e, per il terzo anno consecutivo, prevede un premio al miglior
film da 10mila euro (il premio Pelliconi). Alla Miglior regia,
inoltre, un premio di 3.000 euro, offerto da Shopville Gran Reno
e intitolato alla memoria di Giovanni Bergonzoni. L'ultimo
giorno di festival vedrà la performance live di Vinicio
Capossela e della sorella Mariangela, 'Trenodìa' (canto
funebre). La serata di finale del festival sarà segnata dal
nuovo film di Fabio Bianchini, 'In campo nemico', racconto
dell'esperienza di SupportoLegale, nata a seguito dei fatti del
G8 di Genova nel 2001, che coinvolge Valerio Mastandrea e
Zerocalcare, autore durante le riprese di alcune tavole che
saranno in mostra durante i giorni del festival.
"È la ventisettesima edizione di un festival che cerca di
mostrare quello che secondo me è la parte più interessante del
cinema: il cinema degli esordi, di quei giovani che domani
saranno i maestri riconosciuti", spiega il direttore della
Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, ricordando che da qui
sono passati alcuni big come Matteo Garrone e Paolo Sorrentino.
Intanto, dopo due anni di buio, il cinema è ripartito: "Facciamo
quasi sempre sold out. Il pubblico ha una gran voglia di tornare
in sala ed effettivamente da quando siamo a piena capienza le
cose stanno andando molto bene".
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