Storico sarto del Teatro Comunale, liutaio per passione, Italo Bentivoglio è stato uno degli esponenti della scuola bolognese. Lo scorso maggio. a 82 anni, è morto. Sua sorella Bruna si è trovata a dover gestire oltre venti strumenti. Consultati alcuni liutai, si è vista offrire una cifra che non copre neppure il costo dei materiali: "una miseria - spiega Bruna - che non fa onore alla memoria di mio fratello, che non ha mai venduto uno solo dei suoi violini.
Preferiva regalarli". Così con l'aiuto di un amico più esperto, la donna ha deciso di farne dono a una struttura che fosse in grado di valorizzarli, ma soprattutto di farli suonare.
Struttura individuata nell'Orchestra Senzaspine, associazione di oltre 300 giovani musicisti under 35 che all'ex Mercato San Donato di Bologna, gestisce anche una scuola di giovanissimi allievi, alla quale gli strumenti, tredici violini di varie taglie, due viole e tre violoncelli, sono andati in dono.
"Ci impegneremo a far vivere la memoria di Italo Bentivoglio e la bontà di sua sorella Bruna - ha dichiarato Matteo Parmeggiani, fondatore assieme a Tommaso Ussardi, dell'orchestra - istituendo una borsa di studio in denaro con la quale ragazzi e bambini che hanno voglia di far musica ma non possono permettersi di acquistare un violino, una viola o, cosa ancora più impegnativa, un violoncello, potranno comprare un proprio strumento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA