Un gazebo per i tamponi rapidi di Rimini è stato perquisito ieri pomeriggio dai carabinieri del Nas di Bologna, insieme ai militari del comando provinciale, e kit per test Covid sono stati sequestrati. I reati contestati al responsabile del servizio dalla Procura riminese sono truffa e tentata istigazione alla corruzione. L'ipotesi, da verificare attraverso le indagini, è quella che i tamponi venissero eseguiti senza l'autorizzazione amministrativa e che gli utenti venissero ingannati sul rilascio del Green pass. Inoltre, sempre secondo l'ipotesi fatta dagli inquirenti, la società avrebbe proposto un compenso a un medico di base per inserire nel portale nazionale i dati relativi ai test rapidi così che avrebbero prodotto il certificato verde. per le persone che si sottoponevano a tampone.
Il gazebo perquisito è all'interno del centro commerciale 'Le Befane' di Rimini ed è gestito dalla società milanese Helpcodelife. L'azienda - difesa dagli avvocati Marco Bosco e Thomas Coppola - quest'estate ha gestito diversi punti per i test rapidi, compreso quello davanti all'Aquafan di Riccione, con diverse centinaia di test eseguiti al giorno.
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