Un film che ci porta in una
comunità cinese in Italia, tra i sentimenti di un ragazzo diviso
tra serietà e severità nel lavoro e l'isolamento, la solitudine
che questa forzata dedizione comporta nella sua vita. È la
storia di 'Zheng', cortometraggio di fiction con cui Giacomo
Sebastiani, nato a Teramo nel 1984, si è aggiudicato il Premio
Pelliconi al Miglior film (10mila euro) alla 27/a edizione del
festival Visioni Italiane, dedicato alle produzioni
indipendenti, promosso dalla Cineteca di Bologna.
La giuria, composta da Alessia Barela (attrice), Giovanni
Egidio (giornalista), Sara Fgaier (montatrice), Francesco Lagi
(regista), Filippo Meneghetti (regista), ha premiato il lavoro
di Sebastiani "per la sua capacità di mettersi in relazione con
l'altro, mettendo il cuore e lo sguardo al servizio dei
personaggi e delle loro emozioni".
Il premio per la Miglior regia è andato a un giovane regista
irlandese formatosi a Bologna, Ryan William Harris, con il suo
'Eggshell', viaggio nel mondo delle fantasie di un bambino,
scelto dalla giuria per aver messo in luce come "l'immaginazione
sia l'arma più potente per sopportare le piccole e grandi
ingiustizie del quotidiano".
Tra i documentari affermazione di 'Salvo' del livornese
Federico Cammarata, storia di solitudine ai margini, scelta
dalla giuria composta da Fabio Bianchini (regista e montatore),
Francesco Montagner (regista), Emiliano Morreale (critico),
Michela Occhipinti (regista), Marina Spada (regista), "per
essere riuscita a rendere l'incontro con un personaggio e con la
sua solitudine senza patetismi, col solo ausilio di immagini in
pellicola, curatissime ma mai estetizzanti, senza musiche né
commento".
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