'La Waldstein e le trascrizioni
lisztiane' è il programma che il pianista frusinate Gesualdo
Coggi porta il 4 novembre alle 20.30 alla Sala Marco Biagi di
Bologna (via Santo Stefano 119) per la stagione 'Conoscere la
Musica - Mario Pellegrini', in sostituzione del previsto recital
di Paolo Restani, impossibilitato per motivi familiari.
Allievo di Fausto Di Cesare e Roberto Cappello, un
prestigioso terzo posto al Concorso Ferruccio Busoni di Bologna
che nel 2009 gli spalancò le porte di una bella carriera
concertistica e didattica, Gesualdo Coggi ha sempre alternato
gli studi musicali a quelli scientifici, essendosi laureato in
Fisica all'Università La Sapienza di Roma. A 36 anni, docente al
Conservatorio Arrigo Boito di Parma, l'artista ricorda spesso di
essere nipote d'arte, l'omonimo nonno Gesualdo Coggi fu,
infatti, un eminente direttore e compositore di musica per
banda.
Il programma che Coggi ha scelto per 'Conoscere la Musica' si
apre con la celeberrima Sonata N. 21 in do maggiore 'Waldstein'
di Beethoven (un vero enigma per gli interpreti - forse non per
i pianisti/fisici - per quelle complicate e apparentemente
astruse pedalizzazioni) e prosegue con sette trascrizioni di
Franz Liszt, rare e meno rare: il Lied 'Adelaide' di Beethoven,
tre Lied di Schubert, il 'Miserere' dal Trovatore e la
'Parafrasi' dal Rigoletto di Verdi con l'immortale Quartetto
'Bella figlia dell'amore'.
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