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Enrico Dindo interpreta le Suite di Bach a Ferrara Musica

Enrico Dindo interpreta le Suite di Bach a Ferrara Musica

L'8 novembre al Teatro Abbado con la 2a, la 3a e la 4a

FERRARA, 07 novembre 2021, 11:49

Redazione ANSA

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La stagione di Ferrara Musica prosegue con il primo appuntamento del Focus dedicato a Johann Sebastian Bach: l'8 novembre il Teatro Comunale 'Claudio Abbado' ospiterà alle 20.30 il violoncellista Enrico Dindo, uno degli strumentisti più stimati del panorama internazionale, protagonista di un recital dove suonerà tre delle celebri Suite per violoncello solo, la seconda (BWV 1008), la terza (BWV 1009) e la quarta (BWV 1010). Le sei Suite per violoncello di Bach, tra le più note e virtuosistiche opere mai scritte per questo strumento, sono considerate un vero e proprio monumento dell'ingegno umano.
    Composte presumibilmente tra il 1717 e il 1723, periodo durante il quale Bach prestava servizio come maestro di cappella alla corte del Principe Leopold di Anhalt, sono scritte in sei differenti tonalità e sono composte da un Preludio, brano che apre ogni Suite, e a seguire da una sequenza di danze. Alcuni anni fa il musicologo Martin Jarvis è arrivato ad attribuire la paternità della loro composizione ad Anna Magdalena, la moglie di Bach, scatenando grandi polemiche tra gli esperti e gli studiosi dell'opera bachiana. Per un paio di secoli non diventarono mai un pezzo molto noto, anche se Robert Schumann ne scrisse pure un accompagnamento pianistico. Nel Novecento uscirono dall'oscurità grazie all'opera del violoncellista Pau Casals che da giovanissimo ne trovò un'edizione a Barcellona e iniziò a studiarle. Le eseguì in pubblico solo nel 1925 e successivamente ne incise la prima registrazione assoluta. La loro popolarità crebbe costantemente e da allora sono state interpretate da tutti i più grandi solisti di questo strumento, rappresentando un passaggio obbligato del repertorio violoncellistico solistico. Enrico Dindo ne è considerato un interprete d'elezione, avendole affrontate e registrate in più occasioni: "Le Suite sono per noi violoncellisti opere con le quali ci si può misurare ogni giorno della propria vita - ha detto - sapendo benissimo che non si arriverà mai ad un risultato soddisfacente, ed io credo che proprio questo sia il loro fascino".
   

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