È stato inaugurato l'edificio storico del Centro protesi Inail, a Vigorso di Budrio (Bologna), interessato dai lavori di ristrutturazione degli ultimi anni. La sezione ristrutturata ospita i nuovi reparti di degenza, gli ambulatori, gli studi medici e altri ambienti destinati a servizi per gli assistiti in regime residenziale, come i laboratori per le attività finalizzate al reinserimento nella vita di relazione e le palestre per il training di addestramento all'utilizzo delle protesi e degli ausilii. Inoltre è sede della cappella di culto cattolico che annovera diverse opere scultoree dell'artista Angelo Biancini. L'evento fa parte delle iniziative dedicate al sessantesimo anniversario della fondazione del Centro protesi di Vigorso di Budrio.
All'iniziativa era presente la ministra per la Disabilità, Erika Stefani, che ha ricordato come negli ultimi anni questo centro sia finito spesso sotto i riflettori anche per i grandi risultati di molti atleti paralimpici: "Si è arrivati a quei risultati perché esistono queste strutture, questa ricerca, questa capacità", ha detto. A dare il benvenuto alle autorità è stato il direttore centrale assistenza protesica e riabilitazione dell'Inail Giorgio Soluri.
All'inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, quello di Budrio Maurizio Mazzanti, l'assessore regionale alla salute Raffaele Donini, il presidente e il direttore generale dell'Inail Franco Bettoni e Giuseppe Mazzetti. Nelle attività svolte dal centro di Budrio, che accoglie 11mila pazienti all'anno, rientrano i trattamenti protesici per bambini: proprio qui il piccolo Mustafa al-Nazzal, 5 anni, nato senza arti a causa di un bombardamento aereo con armi chimiche in Siria, verrà accolto e curato insieme al padre Munzir, anche lui senza una gamba, persa per colpa di una bomba sganciata da un elicottero. "L'idea che si apra una speranza per questa famiglia, e che questa possa concretizzarsi al Centro protesi Inail di Vigorso, deve farvi sentire orgogliosi", ha detto Donini agli operatori del centro. Il taglio del nastro è stato affidato a Stefani e Bettoni, insieme ai due atleti paralimpici Simone Manigrasso e Manu Maxcell.
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