'Vecchio come una torre' è il
progetto vincitore della call pubblica aperta dal Settore
Cultura e Creatività del Comune di Bologna per individuare il
Vecchione d'artista del Capodanno 2021. Presentato da Stefano
Colombo a nome del collettivo Parasite 2.0, il progetto è stato
selezionato tra 39 proposte di artisti e creativi che hanno
partecipato al bando e si caratterizza per contenere in sé il
Vecchione e la torre, due vere e proprie icone bolognesi.
La proposta di 'Vecchio come una torre', spiega
l'Amministrazione comunale, "ha saputo sviluppare le indicazioni
dell'avviso pubblico con esiti pienamente positivi sia da un
punto di vista artistico che sotto il profilo tecnico, dato che
interpreta in chiave originale e in linea con i tempi il
significato del rogo del Vecchione, affrontando al tempo stesso
in modo esauriente le problematiche tecniche. Se le torri sono
uno dei tratti distintivi dello skyline cittadino, il Vecchione
posizionato dentro una torre, più che alle architetture
medievali, rimanda alla chiusura in uno status sociale ma anche
alla clausura forzata durante la pandemia e alle nostre case
trasformate in torri per proteggerci".
Il Vecchione raffigurato agita le mani e le gambe quasi a
volersi liberare dalla torre, simboleggiando una storia recente
di fatica e privazioni che ci si vuole lasciare alle spalle.
Allo stesso tempo le torri, che nel corso dei secoli vennero
mozzate, demolite o trasformate in diverse attività, raccontano
di una Bologna capace di mutare, rigenerarsi e accogliere il
nuovo come tratto distintivo di una città che sa fondere
tradizione e innovazione. Il progetto si presenta come una
grande scenografia teatrale, che si mette in dialogo con il
contesto urbano di Piazza Maggiore. Il collettivo Parasite 2.0
(Stefano Colombo, Eugenio Cosentino, Luca Marullo) è stato
fondato nel 2010 e ha base a Londra e Milano: indaga lo stato
dell'habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design
e arte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA