Un nuovo logo raffigura la
Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla, a partire dalla sua
geografia, rappresentata in quattro elementi fondamentali. Il
colore istituzionale - spiega la Diocesi - è un rosso granata e
rimanda in primis alla melagrana, detta anche mela granata o
solo granata, con i suoi molteplici richiami alla vita
cristiana. Il contenitore è una 'D', l'iniziale di Diocesi, "che
riunisce e rappresenta il territorio e la sua identità
cattolica: al centro infatti è stilizzata la Croce, segno
inequivocabile dell'Amore".
Sono raffigurati i luoghi fisici e spirituali per eccellenza:
il Duomo di Reggio (che celebra domani il patrono San Prospero),
con il pastorale ad indicare la sede del vescovo; la
Concattedrale di Guastalla, centro di quella Chiesa ricca di
storia che fino al 1986 è stata Diocesi autonoma; la Pietra di
Bismantova, monumento naturale della montagna reggiana,
descritta anche dall'Alighieri nella Commedia; un corso d'acqua,
che esprime primariamente il Po, "ma insieme ad esso racconta
degli altri fiumi che irrigano con abbondanza la Pianura
rendendola feconda", dal Crostolo al Tresinaro, dalla Secchia
all'Enza.
Pietra e acqua - commenta la Diocesi - "sono figure dalla
profonda valenza biblica: da Mosè che percuotendo la roccia ne
fece scaturire uno zampillo di vita, prefigurazione del
Battesimo, per arrivare alla costruzione della Chiesa, fondata
da Cristo su Simon Pietro e continuamente costituita da comunità
di pietre vive e da infiniti torrenti di grazia. Si sono scelte
linee pulite ed eleganti nella loro essenzialità, per fondere
idealmente la bellezza della tradizione e le sfide della
contemporaneità".
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