Hanno preso il via a Modena i
lavori di riqualificazione degli spazi dell'ex Ospedale
Sant'Agostino, che diventerà la casa di Ago Modena Fabbriche
Culturali, polo cittadino "dove si dissolveranno le barriere tra
sapere scientifico e sapere umanistico": cantiere architettonico
e cantiere culturale si congiungono in un luogo che inizia il
suo processo di trasformazione. Dopo l'aggiudicazione del primo
appalto dei lavori di riqualificazione del complesso da parte di
Fondazione di Modena, l'associazione temporanea d'impresa ha
dato il via ai primi interventi, mentre sulla facciata è stato
innalzato un grande ponteggio che ospita un allestimento grafico
e "visual", nonché l'installazione fotografica 'Come and See' di
Francesco Jodice: dodici foto di grande formato, immaginate come
aperture sul cantiere, sono affiancate le une alle altre,
creando un'installazione urbana di oltre 70 metri.
Il contratto d'appalto prevede la conclusione dei lavori nel
corso del 2024 e riguarda interventi per circa 11mila metri
quadrati comprendenti circa la metà dell'intero complesso, tra
cui la parte demaniale, dove troveranno posto i musei
universitari anatomici e scientifici, la centrale tecnologica
interrata, l'ex ospedale militare, l'atrio del complesso e il
fronte dell'ospedale dove troveranno posto gli spazi espositivi
di Fondazione Mav (Modena Arti Visive). L'obiettivo è fare
dell'area Sant'Agostino una porta d'accesso materiale e
simbolica a una città sempre più connotata dalla contaminazione
tra scienze, tecnologie, arti e innovazione educativa.
L'obiettivo dei programmi culturali avviati da Ago è quello di
riflettere sull'impatto delle tecnologie su cultura ed
esperienza contemporanea, compito tanto più significativo in una
città designata come Città creativa Unesco per il cluster 'Media
arts'.
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