Sono terminati i lavori post sisma
nella chiesa cinquecentesca di Santa Maria della Visitazione,
detta della Madonnina, e all'ex convento annesso, a Ferrara. Il
tempio è legato alla narrazione del miracolo dell'immagine della
Vergine salvatasi, all'inizio del XVI secolo, dall'abbattimento
della vicina Porta di Sotto, demolita all'epoca di Alfonso I
d'Este nell'ambito dei lavori di rafforzamento del sistema
murario. La chiesa sorge lungo la porzione orientale delle mura
e fu edificata a partire dal 1526 (e terminata dieci anni dopo),
per volontà popolare, a seguito del miracolo, quindi ricostruita
dopo il terremoto del 1570. Un altro grave sisma, quello del
2012, l'ha danneggiata profondamente.
I lavori sono iniziati nel marzo 2019 e sono consistiti in
un'imponente opera di consolidamento, riparazione e rinforzo
strutturale. L'ammontare complessivo dell'intervento è stato di
oltre 1,2 milioni, di cui 812mila euro di fondi per la
ricostruzione post sisma della struttura commissariale della
Regione Emilia-Romagna e 422.500 provenienti dai fondi
assicurativi del Comune.
"Siamo felici che una delle chiese più ricche di storia di
Ferrara possa oggi vivere la sua rinascita post-sisma. Stiamo
completando gli allestimenti - spiega l'assessore Andrea Maggi -
che riguardano in particolare il posizionamento delle opere
d'arte rimosse a seguito del terremoto del 2012 e attualmente
conservate a palazzo Bonaccossi e nel deposito dell'ex
Seminario. Nello spazio di poche settimane fedeli, visitatori,
turisti potranno tornare ad ammirare la chiesa. Dopo una lunga
chiusura post sisma sarà un evento di grandissima rilevanza per
la città, che intendiamo celebrare come una grande festa di
comunità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA