Il 9 febbraio del 2020 moriva
Mirella Freni, la più prestigiosa soprano italiana del '900 e
una delle più importanti al mondo: a due anni dall'addio Modena
Città del Belcanto ricorda la straordinaria artista con
l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Il brano,
una delle vette più alte del repertorio di Mirella Freni e della
musica italiana, verrà eseguito il 9 febbraio alle 21 al Teatro
Comunale Pavarotti-Freni dall'Orchestra dell'Emilia-Romagna
Arturo Toscanini diretta da Aldo Sisillo con il Coro Lirico di
Modena e quello del Teatro Municipale di Piacenza preparati da
Corrado Casati.
I quattro solisti di canto richiesti da Verdi per il suo
Requiem sono la soprano Maija Kovalevska, il tenore Matteo
Desole, la mezzosoprano Marianna Pizzolato e il basso Riccardo
Zanellato.
Il protocollo Belcanto, formato da Comune di Modena,
Fondazione di Modena, Teatro Comunale di Modena e Istituto
Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli, aveva dedicato la
stessa pagina musicale a Luciano Pavarotti, nel 2017, a dieci
anni dalla scomparsa. I due artisti, più volte in coppia sui
palcoscenici del mondo, erano amici e compagni nel destino
comune di una incredibile parabola artistica, Luciano e Mirella
sono per sempre uniti anche nell'intitolazione del Teatro
cittadino 'Pavarotti-Freni'. Dopo la recita che la vide
debuttare giovanissima nel ruolo di Micaela in Carmen, sul
palcoscenico del suo teatro, il 3 febbraio 1955, Mirella Freni
iniziò una carriera internazionale durata oltre 50 anni,
scrivendo pagine indimenticabili dell'interpretazione
operistica, affrontando un repertorio vastissimo. Dalla citata
Micaela a Mimì (Bohème), da Manon a Margherita (Faust) fino
all'amatissima Tajana (Evgenij Onegin). Nell'ultima parte della
carriera seppe trasferire le doti di interprete nelle qualità di
un insegnamento che ha chiamato a Modena giovani da tutto il
mondo, tra i quali la soprano Maija Kovalevska, impegnata nella
partitura che ora la celebrerà.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA