Fabbrico celebra la battaglia partigiana di 77 anni fa, cruciale per la lotta di Liberazione.
E nell'occasione concede la cittadinanza onoraria al giornalista e scrittore Paolo Berizzi, che vive sotto scorta dal 2019 per le minacce neofasciste e neonaziste ricevute dopo aver svolto inchieste sull'estrema destra italiana. Questa mattina, nella cittadina in provincia di Reggio Emilia si sono svolte le cerimonie in ricordo dei partigiani Leo Morellini, Piero Foroni, Luigi Bosatelli e del civile Genesio Corgini, caduti il 27 febbraio 1945.
Insieme al sindaco di Fabbrico, Roberto Ferrari, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Berizzi ha tenuto una orazione ufficiale al monumento dei caduti, prima di avere il riconoscimento del titolo di cittadino onorario con la cerimonia nella Sala Consiliare.
"La memoria della lotta partigiana e di liberazione dal nazifascismo e il ricordo di quanto avvenne rappresentano ogni volta momenti cruciali per mantenere viva la nostra storia- ha detto Bonaccini - Vi sono le radici del percorso che ha portato alla democrazia e alla Costituzione repubblicana. Grazie a chi allora scelse di stare dalla parte giusta, dalla parte della libertà e dei diritti, tantissime persone, spesso giovani donne e uomini, a cui dobbiamo eterna riconoscenza. E soprattutto oggi che la guerra è tornata in Europa, dopo l'ingiustificabile attacco armato della Russia all'Ucraina, va ribadito con forza il no alla guerra stessa, a salvaguardia della pace e della pacifica convivenza fra i popoli e gli Stati".
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