"Sono uno che è nato in una città
piena di portici nel 1922, in una città dove il mio paese è così
se stesso da sembrare un paese di sogno". La città è Bologna,
dove Pier Paolo Pasolini nacque il 5 marzo 1922 e dove trascorse
gli anni della formazione. È la storia che Emilio Marrese,
giornalista di Repubblica, racconta con il suo nuovo film, 'Il
giovane corsaro-Pasolini da Bologna', realizzato in occasione
del centenario della nascita di Pasolini, in anteprima giovedì 3
marzo alle 10.30 e alle 20 al Cinema Lumière della Cineteca di
Bologna (repliche il 5 alle 16 e il 6 alle 20.30). Il film è
prodotto da Luigi Tortato-Sì Produzioni in associazione con
Istituto Luce Cinecittà, con il sostegno della Regione
Emilia-Romagna.
Attraverso materiale di repertorio, documenti inediti e le
parole di Pasolini, Marrese esplora il periodo giovanile della
vita del poeta-regista con una storia che si muove tra presente
e passato: 'Il giovane corsaro' racconta, per la prima volta in
forma di documentario, la gioventù di uno degli intellettuali
italiani più importanti, radicali e controversi del Novecento
nella città dove nacque e dove si formò dal 1937 al 1943.
Amicizie, maestri, studi, passioni, famiglia, conflitti,
tormenti, la guerra, i luoghi, le prime esperienze in tutte le
direzioni del sapere e del vivere: cinema, poesia, letteratura,
teatro, pittura, giornalismo, politica, impegno civile, sport,
sesso. Pasolini frequentò il liceo classico Galvani e si laureò
in Lettere all'Alma Mater con una tesi su Giovanni Pascoli.
Tornò poi nel 1955 per fondare la rivista "Officina" e, negli
anni successivi, girare alcune scene di 'Edipo re', 'Comizi
d'amore' e 'Salò o le 120 giornate di Sodoma'. Il suo legame con
Bologna proseguì fino agli ultimi giorni, non senza delusioni,
incomprensioni e severe critiche alla città "consumista e
comunista". La scelta narrativa è stata quella di affidare le
redini del racconto a uno studente al lavoro su una tesi di
laurea proprio sul rapporto tra Pasolini e Bologna, interpretato
dal giovane bolognese Nico Guerzoni; la voce narrante è di Neri
Marcorè.
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