Sono arrivati ieri sera a Parma a bordo del bus della squadra di rugby parmigiana delle Zebre, impegnata nel campionato internazionale dell'United Rugby Championship (la ex Celtic League), i familiari dei giocatori della squadra di rugby di Kiev RC Polytechnic. Tanti bambini, donne e anziani, in tutto 49 persone, che il club italiano ha aiutato a lasciare l'Ucraina per proteggerne l'incolumità.
Il pullman è partito da Parma sabato scorso raggiungendo la località di Barabás al confine tra l'Ungheria e l'Ucraina dove, espletate verifiche burocratiche e sanitarie, ha potuto caricare a bordo i profughi. Sono tutti in buona salute e al loro arrivo alla Cittadella del Rugby di Parma sono stati accolti ieri sera da una delegazione di dirigenti delle Zebre e trasferiti a Corniglio, comune dell'Appenino parmense dove saranno ospitati nelle strutture della Cooperativa 100 Laghi.
Il video dell'arrivo è stato condiviso ieri sera dal presidente delle Zebre, Michele Dalai, e anche dal rugbista Maxime Mbandà, cavaliere della Repubblica per la sua attività di volontario sulle ambulanze durante il Covid, e che nei giorni scorsi aveva già contribuito ad altre iniziative di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina.
"Abbiamo fatto quello che ci sembrava giusto fare in un momento come questo - ha sottolineato Michele Dalai - Se raccontiamo di essere una grande famiglia, è in questi frangenti che abbiamo la possibilità di dimostrarlo". Resta l'apprensione per gli atleti della squadra ucraina di rugby di Kiev che, una volta consegnati i familiari al pullman italiano, sono dovuti ritornare nel Paese sotto attacco. Attivata dalle Zebre una raccolta fondi su GoFundMe per le famiglie appena arrivate.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA