Andrea Oliva è unanimemente
considerato uno dei più grandi flautisti al mondo: lo
testimoniano il suo ricco curriculum, col ruolo di primo flauto
dal 2003 dell'Orchestra di Santa Cecilia e la stima da parte di
Claudio Abbado, che lo ha sempre voluto al suo fianco
nell'Orchestra Mozart e in innumerevoli concerti. Il 17 marzo
alle 20.30 Andrea Oliva tornerà a Bologna per il cartellone di
Conoscere la Musica alla Sala Biagi di via Santo Stefano assieme
alla pianista Marta Cencini per eseguire musiche di Donizetti,
Casella, Morlacchi Poulenc, Rutter e Martin.
Andrea Oliva e Marta Cencini presentano un programma assai
ben congegnato e di grande raffinatezza che apre con un breve ma
intenso capolavoro del repertorio per flauto e pianoforte, la
Sonata in do maggiore di Gaetano Donizetti, composta nel 1819,
nella quale il grande operista ha saputo infondere tutta la sua
arte belcantistica applicata allo strumento a fiato. L'opera era
uno dei brani preferiti da Severino Gazzelloni, con la quale era
solito aprire i suoi recital in tutto il mondo. Seguirà un altro
brano molto amato dai flautisti, sebbene raramente eseguito in
sala di concerto: Barcarola e Presto di Alfredo Casella. Più
breve, vivace e molto noto nel repertorio bandistico il brano Il
pastore svizzero di Pietro Morlacchi. Seguiranno la Sonata di
Francis Poulenc (risalente al 1957 e concepita per l'arte di
Jean Pierre Rampal che ne fu anche primo esecutore), la Ballade
del compositore svizzero Frank Martin, infine la Suite Antica di
Jonh Rutter articolata nei suoi sei movimenti Prelude, Ostinato,
Aria, Waltz, Chanson, Rondeau. Rutter, classe 1945, è un
popolarissimo organista e direttore di coro inglese, autore fra
le altre cose del Salmo 150, commissionato ed eseguito nel 2002
per le celebrazioni del Giubileo d'oro della Regina Elisabetta
II e di una popolarissima composizione corale composta a 18
anni, Shepherd's Pipe Carol, che ha venduto oltre un milione di
spartiti.
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