Era il 25 marzo del 1300 quando
Dante Alighieri probabilmente iniziava il suo viaggio nella
Divina Commedia, 'smarrendosi' nella selva oscura. Una data che
dal 2020 è diventata il 'Dantedì', Giornata nazionale in memoria
del Sommo Poeta, istituita dal ministro della Cultura Dario
Franceschini. Dopo l'edizione dell'anno scorso in concomitanza
con il VII centenario della morte, anche quest'anno a Ravenna il
programma degli eventi toccherà i luoghi danteschi, con diretta
streaming sul sito vivadante.it e sulla pagina facebook 'Ravenna
per Dante'.
Letteratura, poesia, cinema, musica e danza scandiranno la
giornata, che prenderà l'avvio dalla tomba di Dante, dove si
perpetua la lettura serale della Commedia a "L'ora che volge il
disìo": cominciato il 13 settembre 2020, questo rito quotidiano
non si è mai interrotto ed è stato portato avanti da 470 lettori
e lettrici, che hanno letto 550 canti, registrando 14.000
presenze di pubblico, nonostante l'emergenza sanitaria.
L'apertura ufficiale del 'Dantedì' è alle 10 del 25 marzo con il
saluto del sindaco Michele de Pascale e la lettura del XXVI
canto dell'Inferno, il canto di Ulisse, da parte di studenti e
studentesse. Poi nella sala Dantesca della Biblioteca Classense
si terranno eventi dedicati alle scuole, mentre l'Orchestra di
fiati dell'istituto comprensivo San Biagio-scuola media Don
Minzoni suonerà l'inno e la marcia dell'Aida di Verdi. A
chiudere la mattinata "L'altro viaggio. La danza nella
Commedia", con la scuola di danza Accademia Cecchetti in una
coreografia che porta nel Paradiso.
Nuovamente davanti alla Tomba di Dante, il poeta Nevio
Spadoni leggerà il XXII canto del Purgatorio, poi a Casa
Melandri verrà portato il messaggio di Daisaku Ikeda, presidente
della Soka Gakkai Internazionale, organizzazione buddista
mondiale per la pace, la cultura e l'educazione, e sarà
presentato il libro 'Il Dante di Florenskij. Tra poesia e
scienza' di Natalino Valentini. Infine al Cinemacity verrà
proiettato il film 'Fedeli d'Amore' di Marco Martinelli, che
trasfigura per il cinema l'omonimo poemetto 'attorno' a Dante e
al nostro presente.
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