Un programma principale articolato
in uno 'Special Project' e in una serie di progetti che spaziano
tra le più diverse pratiche artistiche contemporanee, ma anche
proposte di musei, fondazioni, spazi istituzionali, Associazione
Gallerie, spazi espositivi e gallerie indipendenti della città:
è il biglietto da visita della decima edizione di 'Art City
Bologna', che si terrà dal 7 al 15 maggio. Il progetto nato
dalla collaborazione tra Comune e BolognaFiere affiancherà
ArteFiera, posticipata da fine gennaio alla stagione primaverile
a causa della pandemia, e riporterà all'attenzione del pubblico
anche luoghi spesso non deputati all'arte: da Palazzo d'Accursio
al Teatro San Leonardo, dal Padiglione de l'Esprit Nouveau
realizzato su progetto di Le Corbusier all'Oratorio di San
Filippo Neri.
Per lo 'Special Project' è stato invitato Tino Sehgal, uno
degli artisti più radicali degli ultimi anni, Leone d'Oro
all'Esposizione internazionale d'arte di Venezia nel 2013: le
sue opere sono sculture viventi, coreografie di persone in
movimento che generano situazioni insolite, a volte surreali,
con cui il pubblico è invitato a confrontarsi. L'intervento,
promosso da Istituzione Bologna Musei-MAMbo, è stato ideato per
piazza Maggiore e prevede la partecipazione di 45 tra ballerini
e interpreti. Sono invece otto i 'Main Project' prodotti e
realizzati per la manifestazione: artisti emergenti come Benny
Bosetto, Kipras Dubauskas, Mattia Pajè ed Emilia Tapprest sono
affiancati a nomi più consolidati come Giulia Niccolai, unica
artista non vivente inclusa nel 'Main Program', e Italo Zuffi,
fino a nomi internazionali come Carlos Garaicoa e Pedro Neves
Marques. E per gli appassionati d'arte che vogliono
diversificare il proprio percorso in una miriade di posti e
spazi e concentrarlo, la sera di sabato 14 maggio torna 'Art
City White Night', "invasione pacifica" dell'arte contemporanea
in città con mostre, performance, eventi in spazi pubblici,
privati e commerciali.
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