È cresciuto nell'ex Germania
dell'Est, ma è comunque riuscito a collaborare con importanti
orchestre occidentali nonostante le restrizioni del regime,
affermandosi a livello internazionale. È il direttore
d'orchestra Hartmut Haenchen, che sarà ospite della Stagione
Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna l'1 aprile
all'Auditorium Manzoni, dopo ben trentadue anni. Dopo essersi
trasferito in Olanda nel 1986, Haenchen ha lavorato nei maggiori
teatri del mondo, da Parigi a Londra, da Tokyo a Madrid, fino al
debutto nel 2016 al Festival wagneriano di Bayreuth dove è stato
acclamato per il suo Parsifal.
Particolarmente apprezzato nel repertorio tedesco, con
l'Orchestra del Teatro Comunale propone la Sinfonia N. 5 in si
bemolle maggiore D 485 di Franz Schubert e la Sinfonia N. 3 in
re minore, la "Wagner-Symphonie", di Anton Bruckner. Per la sua
Quinta, composta nel 1816, un giovane Schubert si ispirò ai
modelli sinfonici "classici" dei suoi connazionali austriaci,
ovvero ad Haydn e Mozart, con particolare riferimento alla
Sinfonia in sol minore K. 550 del salisburghese. In quello
stesso anno, dopo un concerto nel quale aveva ascoltato pagine
mozartiane, Schubert manifestò grande apprezzamento nei
confronti del compositore scrivendo: "O Mozart, immortale
Mozart, quante impressioni benefiche hai deposto nelle nostre
anime in vista di una vita migliore e più luminosa!". È invece
dedicata all'idolatrato Wagner la Terza sinfonia composta da
Bruckner, segnata da un grosso insuccesso alla prima esecuzione
al Musikverein di Vienna nel 1877, con lo stesso autore sul
podio. Questo episodio negativo condizionò la gestazione della
sinfonia, tanto da spingere il compositore a crearne ben tre
differenti versioni tra il 1873 e il 1889: va ricordato però,
che la "Wagner-Symphonie" fu anche la prima delle nove sinfonie
bruckneriane ad essere pubblicata, segnando il primo passo verso
l'affermazione del compositore.
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