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Lo Stabat Mater di Rossini a Bologna in favore dell'Ucraina

Lo Stabat Mater di Rossini a Bologna in favore dell'Ucraina

La direttrice Lyniv: 'Sarà come una preghiera simbolica'

BOLOGNA, 30 marzo 2022, 18:10

Redazione ANSA

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Oksana Lyniv, la direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, continua nel suo impegno sui canali social e nei teatri dove è chiamata a far musica, contro l'invasione del suo Paese, l'Ucraina, da parte della Russia. Lo fa ricordando che esattamente 160 anni fa, il 18 marzo 1842, nella biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna avvenne la prima esecuzione italiana dello 'Stabat Mater' di Gioachino Rossini, col compositore seduto in sala proprio dietro al direttore, un altro grande maestro italiano, Gaetano Donizetti. "Ora questo pezzo - scrive Oksana Lyniv su Facebook - suonerà nuovamente ma come una preghiera simbolica per la pace in Ucraina": la Fondazione lirico-sinfonica bolognese, che già aveva in cartellone lo Stabat Mater di Rossini il 14 e 15 aprile (alle 20.30 e alle 18), ha infatti deciso assieme al Comune di trasformare le due serate in una occasione di raccolta fondi a favore di Emergency per partecipare in maniera attiva alle azioni di solidarietà verso la cittadinanza ucraina, pesantemente colpita dalla guerra sin dai primi giorni del conflitto.
    "Oltre ai gesti simbolici e di solidarietà, - si legge sul sito del Teatro Comunale - avvertiamo la necessità di mettere in atto delle azioni concrete per richiamare la cittadinanza bolognese a un impegno, anche economico, in grado di portare aiuti sul campo rivolti all'emergenza umanitaria e in particolare all'assistenza medica, all'accoglienza e agli aiuti alimentari e di beni di prima necessità".
    "Grazie al mio Teatro Comunale di Bologna per il sostegno a questa iniziativa e solidarietà! #StandWithUkraine", conclude Oksana Lyniv. Il celebre brano sacro rossiniano, eseguito per la prima volta a Parigi il 7 gennaio 1842, sarà suonato dall'Orchestra del Teatro Comunale diretta da Jonathan Brandani, e cantato dal Coro del Teatro preparato da Gea Garatti Ansini, con un quartetto vocale composto dal soprano Patrizia Biccirè, dal mezzosoprano Lamia Beuque, dal tenore Marco Ciaponi e dal basso Nahuel di Pierro.
   

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