A causa di una lombalgia acuta
sopravvenuta durante le prove, la direttrice musicale del Teatro
Comunale di Bologna Oksana Lyniv non potrà essere sul podio per
l'opera "Iolanta" di Ciajkovskij, in programma in forma di
concerto il 7 e il 9 aprile. Lo comunica la Fondazione
bolognese, annunciando che al posto della direttrice ucraina,
paladina dei diritti del suo Paese da oltre un mese invaso
dall'esercito russo, ci sarà Michael Güttler.
"È singolare - spiega il sovrintendente Fulvio Macciardi -
che una produzione programmata molto tempo fa diventi oggi
altamente simbolica di ciò che tutti vorremmo: la pace.
'Iolanta' è un capolavoro scritto da uno dei più grandi
compositori russi, la cui famiglia aveva radici tra i cosacchi
ucraini. Alcuni dei cantanti protagonisti sono ucraini, altri
sono russi. Insieme faranno rivivere l'opera di Ciajkovskij sul
palcoscenico del Comunale, con il fortissimo auspicio che la
guerra, causata dall'invasione della Ucraina da parte della
Russia, la devastazione e la morte che sono seguite e che tutti
abbiamo visto, cessino al più presto. Auguriamo inoltre una
pronta guarigione alla nostra direttrice musicale Oksana Lyniv,
che aspettiamo presto di nuovo sul podio del suo teatro".
"Iolanta", che nella recita del 9 sarà trasmessa in diretta
su Rai Radio3, è l'ultima opera di Ciajkovskij, su libretto del
fratello Modest, e racconta la toccante storia di una ragazza
non vedente e inconsapevole di esserlo, che guarisce non solo
grazie alla medicina ma anche grazie all'amore. Protagonisti il
soprano ucraino Yuliya Tkachenko nel ruolo del titolo, il tenore
Arnold Rutkowski nei panni di Vaudémont e il baritono Andrei
Bondarenko nella parte di Robert.
L'Orchestra e il Coro, preparato da Gea Garatti Ansini,
saranno impegnati, prima di "Iolanta", nell'esecuzione fuori
programma dello "Stabat Mater" per coro e orchestra della
compositrice ucraina Hanna Havrylets, sempre con Michael Güttler
sul podio, un'esecuzione fortemente voluta da Oksana Lyniv, la
quale ha dichiarato di voler includere in tutti i suoi concerti
futuri un brano di un compositore ucraino come segno di
solidarietà verso il suo Paese.
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