Maestro e allievo si ritrovano per
suonare a quattro mani: il maestro è il pianista bolognese
Pierpaolo Maurizzi, componente dello storico Trio Brahms con cui
ha conquistato un premio internazionale al Concorso di Monaco
nel 1983, l'allievo è il parmigiano Alberto Miodini, da 32 anni
pianista del Trio di Parma. Proprio a Parma, al conservatorio,
Miodini conobbe giovanissimo il maestro Maurizzi, in quanto
allievo nella classe di musica da camera di quest'ultimo. I due
suoneranno assieme il 7 aprile alle 20.30 alla Sala Biagi di
Bologna per la stagione di "Conoscere la Musica - Mario
Pellegrini", realizzata in collaborazione con l'Associazione
Musica e Arte.
Da qualche tempo i due pianisti hanno costituito un duo di
alto livello, nel quale la maestria dell'allievo si confonde
ormai con l'autorità dell'antico maestro: in nome della musica
si è rotta ogni barriera e oggi Miodini e Maurizzi sono due
semplici musicisti che suonano assieme con entusiasmo. Lo
dimostra il programma che proporranno a Conoscere la Musica,
aperto dai numeri 1, 5 e 6 dei 6 Studi in forma Canonica Op. 56
di Robert Schumann nella rara elaborazione di Claude Debussy
dall'originale per "Pedalflügel": un particolare tipo di
pianoforte "a pedaliera" ottocentesco dotato di una tastiera
organistica da suonare coi piedi che a metà del secolo
entusiasmò parecchi compositori. Seguiranno due capolavori
originali di Debussy per due pianoforti di raro ascolto:
Lindaraja L. 103 del 1901, e la Suite "En blanc et noir" L. 142
del 1915, un assoluto capolavoro dell'impressionismo musicale.
Capolavoro assoluto è anche la successiva suite "Ma mèere l'oye"
(Mia madre l'oca) di Maurice Ravel, cinque vertiginose notazioni
musicali di altrettante scene da favole di Charles Perrault, cui
seguirà il celeberrimo poema coreografico "La Valse" del 1919-20
nella versione originale per due pianoforti: una specie di
celebrazione, meglio "apoteosi e de profundis" del Valzer
viennese.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA