La musica scritta su cinque codici
liturgici miniati appartenenti a un fondo di 22 manoscritti
liturgici, in carta o pergamena, risalenti ad un'epoca tra l'XI
e il XVI secolo, sarà protagonista di un concerto al Museo
internazionale e biblioteca della musica di Bologna l'8 aprile.
I testi sono stati recuperati dalla Regione Emilia-Romagna e
dalla Istituzione Bologna Musei, restaurati, digitalizzati e
riportati alla loro integrità: "Uno straordinario patrimonio
regionale, un'operazione di recupero lunga e articolata che
abbiamo sostenuto con entusiasmo", ha dichiarato l'assessore
alla cultura della Regione, Mauro Felicori.
L'evento di presentazione al pubblico, con il coro femminile
gregoriano Mediae Aetatis Sodalicium, avverrà attraverso un
video che ripercorrerà tutte le tappe del restauro. I cinque
codici appartengono al prezioso fondo di manoscritti liturgici
ricchi di miniature, eredità di Padre Giovanni Battista Martini.
Il lavoro, sostenuto dalla Regione con un contributo
complessivo, negli anni, di oltre 150 mila euro, ha riguardato
la catalogazione analitica di tutti i 22 esemplari e il restauro
e la digitalizzazione per potenziarne fruizione e valorizzazione
locale e globale. "Le operazioni per la catalogazione e
l'accurato restauro di tutto il fondo - spiega ancora Felicori
- si sono articolate nel corso dell'ultimo decennio su più piani
di intervento, finanziati dalla legge regionale 18 del 2000,
mettendo in campo un investimento di risorse regionali e un
insieme di competenze per il coordinamento delle delicate fasi
operative e per il raggiungimento del recupero conservativo di
questo straordinario patrimonio, che ha portato anche alla loro
catalogazione e fruizione sul Catalogo regionale". Nella
collezione documentaria del Museo della Musica, che con i suoi
circa 100.000 volumi ospita la biblioteca di settore più
importante al mondo per la storiografia musicale, il fondo dei
corali liturgici è la parte di maggior rilevanza, per
l'eterogeneità degli esemplari: messali, innari, graduali,
cantorini, vesperali, rituali e processionali di diversa
provenienza e datazione per lo più decorati con capilettera o
con i tipici caratteri gotici rosso-neri.
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