Cavi elettrici per immortalare
Pier Paolo Pasolini intento a conversare con Laura Betti e
Goffredo Parise, mentre per riprodurre Monica Vitti, fotografata
sul set di 'Deserto rosso' di Antonioni, sono state usate cialde
di caffè e fili di rame. E poi cerniere per Gerard Depardieu,
diretto da Bernardo Bertolucci in 'Novecento', e scarti di
cartiera per Marco Bellocchio: sono alcune fra le tante
curiosità che sarà possibile scoprire nella mostra
'Emilia-Romagna terra di cineasti', che spiega come qualsiasi
materiale di scarto può essere recuperato e trovare una "nuova
vita" come, ad esempio, trasformarsi in un'opera d'arte. La
mostra, promossa dal Gruppo Hera, sarà ospitata a Bologna
dall'Assemblea legislativa regionale dall'8 al 21 aprile.
Attraverso il riciclo di oggetti non più utilizzati sono
stati realizzati ritratti di attori e registi legati al
territorio, per biografia o per l'ambientazione delle loro
pellicole: Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Pupi Avati,
Monica Vitti, Stefano Accorsi, Elio Germano e tanti altri. Ogni
personaggio è stato rappresentato attraverso l'uso, quasi
sempre, di un solo materiale.
Curata da Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione
Cineteca di Bologna, l'esposizione è stata realizzata grazie a
un'accurata selezione dei materiali e al coinvolgimento di
studenti e docenti delle Accademie di Belle arti di Bologna,
Ravenna e Firenze, che hanno potuto attingere anche
dall'archivio documentale messo a disposizione dalla Cineteca.
"La tutela dell'ambiente e la svolta verso un'economia circolare
- dice la presidente Emma Petitti - sono temi sui quali
l'Assemblea legislativa pone un'attenzione costante. I
cambiamenti climatici, economici e sociali impongono una seria
riflessione e l'arte, attraverso i suoi linguaggi, offre ottimi
stimoli". "Con questa mostra - aggiunge Tomaso Tommasi di
Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera - rendiamo omaggio
al grande cinema del territorio con la consapevolezza che
un'epoca come la nostra, segnata da profonde ferite, ha estremo
bisogno di dare spazio, occasioni e ossigeno alla risorsa più
imprescindibile per progettare un futuro diverso:
l'immaginazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA